Mai Tai di A-Latere, scrigno o scultura ? Come interpretare in chiave moderna il mobile bar

Si chiamano Claudia Campone e Martina Stancati le giovani designer che in occasione della Settimana del Salone Mobile hanno presentato la loro interpretazione del mobile bar; Mai Tai.

 

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Una visione “nuova”, per quanto riguarda il loro percorso, “innovativa” per quanto riguarda il mercato e soprattutto un “pensiero laterale “ come amano definire il loro nuovo progetto insieme : A –Latere appunto.

 

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Con la presentazione di Mai Tai , punta di diamante di una gamma di mobili per la quotidianità, Claudia e Martina si rivolgono ad un pubblico che un po’ si allontana dal concetto della movida, un consumatore alla ricerca di atmosfere più intime legate alla degustazione, al rito della convivialità e perché no del racconto attorno ad uno scrigno , come il mobile bar, in qualche modo contenitore di ricordi e chiacchiere da condividere.

Il mobile Mai Tai, prodotto e distribuito dall’azienda vicentina Black Tie, ha una sua allure, sia per la scelta cromatica che per la sua forma di ispirazione anni ’50. Un oggetto di design che ben si colloca in un ambiente sia moderno che classico.

 

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Nella settimana del Salone del Mobile il mobile bar Mai Tai è stato presentato presso gli spazi di Black Tie nel Brera Design District.

 

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Campari, storico brand italiano ha sponsorizzato il party di presentazione alla stampa.

Durante una chiacchierata con Claudia in occasione della serata, scopro che le due designer stanno già lavorando ad un nuovo oggetto, keep tuned per sapere a breve di cosa si tratta…

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