Dallo “Street-style” al “Couture-style”

Punk-Chaos-to-CoutureGran gala ieri sera per celebrare l’apertura della mostra: Punk: Chaos to Couture al Metropolitan Museum of Art di New York. Beyoncé, Rooney Mara, Lauren Santo Domingo (co-fondatrice di Moda Operandi), Riccardo Tisci (Direttore Creativo di Givenchy) e Anna Wintour (influente direttore di Vogue US), ecco alcuni dei nomi degli ospiti illustri e glamour. Tutti con lo stesso fine,  testimoniare l’impegno a sostenere il Costume Institute americano. La mostra aprirà ufficialmente dal 9 maggio al 14 agosto e offrirà ai visitatori un punto di osservazione sull’influenza del movimento Punk nell’alta moda dalla nascita del movimento negli anni’70 fino ad oggi.

“Punk’s signature mixing of references was fueled by artistic developments such as Dada and postmodernism”, afferma Thomas P. Campbell, Direttore del MET- NewYork, “So it makes sense to present this exhibition in a museum that also shows the broader output of those movements. Indeed, that dialogue between art and fashion is what makes The Costume Institute so singular”. “Since its origins, punk has had an incendiary influence on fashion”, aggiunge Andrew Bolton, Curatore per The Costume Institute. “Although punk’s democracy stands in opposition to fashion’s autocracy, designers continue to appropriate punk’s aesthetic vocabulary to capture its youthful rebelliousness and aggressive forcefulness.”

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Confesso con un po’ di nostalgia  di essere stata una fan del movimento Punk . Proprio alla fine degli anni ‘70 mi trovavo a Londra per un soggiorno studio (non fate i conteggi della mia età please…) e vedendo lo stile dei giovani londinesi mi sono fatta trascinare nell’acquisto del mio primo chiodo ho iniziato a truccarmi sia con l’eye-liner che con il  rossetto quasi nero… Tralasciando questa parentesi nostalgica, è interessante vedere come il filone punk sia sempre rimasto presente nell’evoluzione della moda fino ad avere una forte riconoscibilità sulle passerelle di questo inverno e nella progressione degli stili delle prossime stagioni.

La mostra al MET presenterà circa 100 abiti sia per uomo che per donna. L’interesse della mostra sarà il gioco di sovrapposizioni tra gli abiti punk originali degli anni ’70 e creazioni più recenti a significare come, sia l’alta moda che il prêt-à-porter, abbiano preso in prestito simboli propri a quello stile, come le spille da balia, le lamette, le borchie, i piercing…

piercing(Avete letto il mio post sui piercing?)

L’organizzazione dell’esposizione sarà tematica. Ognuna delle sette sale è dedicata a “eroi punk” che nella loro funzione di “testimonial” sono stati ambasciatori di stili e di identificazione di mode. Partendo da questo evento, che si prospetta essere estremamente influente per le direzioni moda, sarà interessante cogliere i segnali e gli impulsi per le prossime collezioni. In attesa di partire per NY ecco alcuni flash di vetrine già in sintonia con questo mood…

punk(Qui l’articolo di Marie Claire dedicato alla mostra!)