Messika, finalmente in Italia per celebrare i primi dieci anni appena trascorsi del brand

Valérie Messika, figlia di famoso commerciante di diamanti decide di lanciare nel 2005 il proprio marchio.

Lo fa con un’intuizione, quella di rivolgersi ad una generazione di donne che, stanche della schiavitù delle mode, hanno un gusto ben definito e cercano nel gioiello la loro individualità, suggellata dall’uso, perché no un po’ sbarazzino, del diamante e del prezioso.

Savoir Faire- Persee necklace- Pierre Verez (4)

Ed è proprio come reazione al minimalismo degli anni ’90 e all’opulenza del vistoso del nuovo millenio, che la collezione Messika si fa strada proprio perché interpreta appieno questo nuovo gusto e gioca con le regole della tradizione in modo non convenzionale ma strettamente radicato nella quotidianità.

Per Valérie, nata e cresciuta nel mondo del diamante, questa pietra preziosa racchiude da un lato i capisaldi della convenzione e formalismo ma al tempo stesso può diventare anche l’ultimo mezzo verso la trasgressione, soprattutto se il suo uso ne viene fatto attraverso tagli e forme non sempre convenzionali.

Valérie ama il diamante a taglio triangolo e ne fa il protagonista per la collana Maya; ama le creazioni di Calder e lancia l’orecchino multiforme della collezione Glam’Azone; celebra il movimento e fa scorrere piccoli diamanti sulle superfici in oro per la collezione “Move”….

Savoir Faire- Cassiopee cuff- Pierre Verez (9)

Lo stile di Valérie è intuitivo, sempre in equilibrio tra design, espressione e la celebrazione della bellezza e della perfezione del diamante.

A Basilea ho avuto modo di ammirare la collezioni di pezzi unici e a Milano ho visto la collezione che si prepara ad essere venduta anche in Italia.