E ancora fiere…tendenze, nuovi talenti, ottimismo

Super

La scorsa settimana ho visitato SUPER presso CityLife Palace
 di Piazza VI Febbraio a Milano. Questa fiera, alla sua terza edizione, nasce da un progetto tra 
 Pitti Immagine e Fiera Milano, in collaborazione con Comune di Milano – Assessorato alle Politiche del Lavoro, Ricerca e Università, Moda e Design e con CityLife.

L’idea parte dalla volontà di dicreare un evento dedicato agli accessori e al prêt-à-porter donna, premiando la cultura innovativa di prodotto, i nuovi modi di interpretare gli accessori, riunendo nello stesso contesto aziende consolidate e brand emergenti, valorizzando i giovani fashion designer italiani, ma al tempo stesso ospitando talenti esteri.

Dai report pubblicati in questi giorni i commenti a questa fiera sono stati molto positivi. Ecco direttamente dal comunicato stampa di Super qualche dato e previsione:

“L’affluenza finale del salone ha raggiunto quota 6.000 compratori registrati, con un aumento di oltre il 18% rispetto alla precedente edizione invernale (la prima in assoluto del salone, nel febbraio 2013). La crescita dei buyer asiatici è stata uno dei trend significativi di questa edizione – soprattutto da Giappone, Cina, Corea del Sud e Hong Kong; tra i compratori europei sono andati bene i numeri da Inghilterra, Svizzera, Olanda, Spagna e Grecia; molto bene anche i numeri delle presenze dei due grandi mercati di frontiera, Russia e Turchia. Last but not least, torna a crescere anche il mercato italiano, segnale che fa ben sperare per un cambio di rotta per la nostra economia.”

Bene, se questo è lo scenario generale sembrerebbe esserci una lieve ripresa del nostro settore con un interesse sempre maggiore dall’estero e perché no anche una punta di ottimismo specifica per i dati relativi all’Italia.

Devo però confessare che, dal mio punto di vista di osservatrice attenta del mercato del gioiello ed accessorio , mi viene difficile segnalare marchi degni di spicco per la creatività e nuova visione. Tutte le proposte mi sono apparse alquanto “déja-vu” e poche aziende sono riuscite a “sorprendermi” in termini di innovazione e stimoli creativi. Mi fa quindi piacere segnalare un’azienda che ha in qualche modo interessato il mio occhio “un po’ stanco” e mi ha stupita per l’entusiasmo e freschezza nel mettersi in gioco.

 

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Rue des Mille, storia di una famiglia piena di brio e di intraprendenza. Partendo da un sogno chiuso in cassetto dal padre Roberto, sua moglie e il cognato, oggi Rue des Mille è una realtà portata avanti in modo solido e fresco dai tre figli di Roberto; ognuno con la sua chiara posizione in azienda secondo le caratteristiche personali ma, assieme per continuare il sogno famigliare. Ed ecco quindi nascere collezioni in argento 925 placcate oro, ciondoli di varie dimensioni, buffi animaletti, porta fortuna ma anche lettere, simboli che lasciano spazio alla personalizzazione.

Gioielli che sanno raccontare le emozioni, essere specchio dei sentimenti e dei desideri di ognuno. Tante storie, una storia quella di Rue des Mille… Ecco perché il nome del brand è “Rue des Mille”: versione romantica e poetica della via dove è nata l’azienda, dove è partito il progetto di Roberto, Antonella e Federico.

 Un sogno che diventa realtà. Un’idea che sa un po’ di favola e un po’ di avventura. (visita il sito)

 

Rue des Mille Rue des Mille 2 Rue des Mille 3 Rue des Mille 1

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