La “mia Parigi”

Grazie al mio lavoro, riesco ad andare a Parigi almeno due volte l’anno, e sempre in concomitanza con la settimana della moda. Se già Parigi è bellissima in ogni stagione e in ogni occasione, devo dire che quando ci sono le sfilate la città indossa il suo look migliore. Contrariamente a Milano, la settimana della moda a Parigi si apre al grande pubblico senza riserve e situazioni dedicate solo agli “happy few”.

Per le vie della città si incontrano persone di ogni nazionalità, dagli stili di abbigliamento più insoliti e particolari. Osservare queste persone seduta ad un semplice bistrot è per me spesso di grande ispirazione. In particolare, le “vere parigine” hanno sempre un look estremamente semplice, ma con elementi di stile alquanto raffinati e decisi. Non a caso il chiodo, o “le perfecto” per dirla alla francese, è l’accessorio più indossato sia per un look ultra elegante che casual. Interessantissimi anche gli stili di abbigliamento degli Asiatici, soprattutto i Giapponesi. Con i loro abbinamenti spesso insoliti cominciano a dare qualche lezione di moda anche a noi Europei, spesso convinti di essere sempre i migliori per quanto riguarda questo argomento.

La città quindi, completamente tirata a lucido, ospita sfilate, Saloni per l’accessorio e il gioiello disseminati nelle vie più centrali. Anche questa volta, dopo la mia visita a Première Classe e Tranoi mi sono ritrovata a passeggiare nelle vie del Marais dove i negozietti di abbigliamento e accessori mi hanno regalato una pausa di ispirazione e di… shopping, estremamente rigeneranti. Quando sono a Parigi un altro mio appuntamento fisso  è una passeggiata in Bd St Germain dove, sfruttando l’occasione dell’apertura della nuova boutique di Karl Lagerfeld, sono riuscita a sbirciare nei cortili delle case più antiche e a godermi degli attimi di vita quotidiana parigina.

Nei prossimi post, entrerò più nel dettaglio di quanto visto ai vari saloni ma nel frattempo guardate qualche scatto “rubato” alla città.

Composizione Parigi copia

Quest’osservazione che a tanti può sembrare sterile e banale sarà per me la base di nuovi spunti e stimoli per il mio lavoro creativo. Sono sicura che tanti piccoli segnali scorti nelle varie città durante i miei viaggi costituiranno una solida base di intuizioni utili nel medio termine per lavorare sulle tendenze e il reperimento di nuove mode. D’altro canto, il mio lavoro è anche questo: osservare, catalogare nella mente e nella mia macchina fotografica quanto mi colpisce in quel momento ed estrapolare in seguito queste informazioni per dar loro un significato e una connotazione mirata ai progetti a cui lavorerò in futuro.

LeRubis

VerletTrésorAridza Bross

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