Venezia in mostra

Venezia, una delle città dal maggior fascino al mondo, è anche sede della Biennale, una delle istituzioni culturali più prestigiose al mondo. All’avanguardia nella ricerca e nella promozione delle nuove tendenze artistiche, la Biennale di Venezia organizza eventi che spaziano dall’arte, al cinema, alla musica.

Il 7 giugno ha aperto le sue porte la 14° Mostra Internazionale di Architettura, diretta da Rem Koolhaas che resterà aperta al pubblico fino al 23 novembre 2013.

Questa mostra viene allestita nel Padiglione Centrale ai Giardini, dove sono collocati anche 29 padiglioni di paesi partecipanti, e nel complesso dell’Arsenale. L’area dei Giardini rappresenta la sede storica delle esposizioni della Biennale, mentre fu proprio il settore Architettura a inaugurare nel 1980 l’uso espositivo delle Corderie, esteso negli anni seguenti anche ad altre aree dell’Arsenale.

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Tante le manifestazioni collaterali che si svolgono in concomitanza della Mostra di Architettura. Ve ne segnalo due:

La Fondazione Prada presenta fino al 3 novembre 2013, a Ca’ Corner della Regina (già il Palazzo con l’affaccio sul canal Grande merita una visita…) la mostra “When Attitudes Become Form: Bern 1969/Venice 2013”, a cura di Germano Celant in dialogo con Thomas Demand e Rem Koolhaas. Il progetto ricostruisce, in un sorprendente rifacimento, “Live in Your Head. When Attitudes Become Form”, una mostra curata da Harald Szeemann alla Kunsthalle di Berna nel 1969 e passata alla storia per il radicale approccio del curatore alla pratica espositiva, concepita come medium linguistico.

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Estremamente coraggioso da parte della Fondazione Prada riproporre oggi in modo letterale una mostra del 1969, mantenendo le originarie relazioni e connessioni visuali e formali tra le opere. Questo a mio avviso sottolinea ed evidenzia il passaggio tra passato e presente di cui è importante conservare la complessa identità. Interessante anche l’idea di riproporre i temi rivoluzionari della generazione del 1969 della Kunsthalle in un contesto ricco e barocco quale quello di Cà Corner della Regina dove il contrasto tra le opere e l’architettura stessa creano un’ambientazione quasi surreale, soprattutto in termini di spazio.

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Slancio filantropico anche da parte di Swarovski che sceglie proprio Venezia per presentare la neo nata Fondazione Swarovski . Nadja Swarovski, attuale presidente della Fondazione e forte sostenitrice del progetto “Save Venice”, ha deciso di riproporre proprio a Venezia Perspectives, la straordinaria e luminosa opera d’arte creata per Swarovski da John Pawson, noto designer minimalista. L’installazione, che utilizza la più grande lente Swarovski mai realizzata, è collocata al disotto della cupola centrale della Basilica di San Giorgio Maggiore e offre ai visitatori prospettive architettoniche che vanno oltre quanto è visibile a occhio nudo. I visitatori sono così invitati a osservare e apprezzare la gloriosa chiesa benedettina del XVI secolo del Palladio da una prospettiva diversa.

L’opera è una spettacolare installazione riflettente, esposta per la prima volta nel 2011 sulla Scalinata Geometrica della Saint Paul’s Cathedral in occasione del Festival del Design di Londra. La visione di questa istallazione vi regalerà un’esperienza ottica straordinaria legata alla semplicità del materiale e a complesse combinazioni di luce, spazio e proporzioni, volte a mostrare la Basilica da una prospettiva diversa.

La Fondazione devolverà una donazione per consentire il restauro della statua di San Giorgio, eretta sulla cupola della basilica. Grazie al restauro, la cinquecentesca Basilica sarà preservata come uno dei più grandi esempi di architettura palladiana nella città di Venezia.

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