Rossella Ugolini

Rossella Ugolini

Dopo la maturità artistica Rossella inizia la sua formazione come Orafa continuando gli studi di Pittura all’Accademia delle Belle Arti di Roma. Si laurea in Storia dell’Arte Moderna col massimo dei voti, con una tesi su Benvenuto Cellini.

Da sempre disegna, non solo gioielli ma anche sculture e oggettistica. Vanta collaborazioni con Uno A Erre e Gianni Carità e ha lavorato presso lo Studio Zucchi contribuendo a progetti per Hermès e Les Heures Lavigne. Ha disegnato sculture e trofei, progettando vasi in vetro soffiato per la B&B oggetti d’arte per i negozi Maison Cartier.

vaso vetro B&B x Cartier

Ha vinto numerosi premi; nel 1999 si aggiudica il 1° premio dell’International Prize for Jewellery Design sponsorizzata da Perle Utopia.

Oggi Rossella vive e lavora a Roma nel suo bellissimo studio in un palazzo del primo novecento dove realizza gioielli su misura per le clienti che desiderano avere un pezzo unico. Le piace lavorare con oggetti dal sapore antico che ricordano momenti passati e dai quali si possono far rivivere nuove estetiche, proporzioni e linee contemporanee.

Ho conosciuto Rossella in occasione della sua collaborazione con Gianni Carità. Ricordo la sua capacità di trovare sempre il giusto equilibrio tra la tradizione e la contemporaneità e, soprattutto, la sua facilità di immaginare già dallo schizzo le giuste proporzioni del pezzo proprio grazie alla sua lunga esperienza al banchetto orafo. Ho seguito le tappe della sua carriera, spesso ci confrontiamo sulle rispettive realtà lavorative.  Recentemente ci siamo incontrate a Roma, nel suo studio, dove l’ho intervistata.

 

Definisci il tuo stile in 5 parole

Minimale, colorato, spesso asimmetrico ma equilibrato.

Cosa ti ha portato a diventare designer di gioielli? Ricordi un aneddoto particolare?

Quando ero bambina mio padre, ingegnere, mi insegnava ad usare la pinza per spellare i fili elettrici di rame che lui doveva utilizzare per fare un circuito elettrico. Smontava e riparava ogni cosa come un gioco. Nel rimontarle le cose non dovevano solo funzionare ma avere uno stratagemma in più. Poi cercava pezzi, li verniciava, li abbelliva…. cercava sempre l’ideale per realizzare qualcosa di piccolo, funzionante e bello….stando vicina a lui ho imparato l’arte della precisione,della concentrazione e dell’intuito che servono per far funzionare i meccanismi.

Dove trovi l’ispirazione per le tue creazioni?

In tutto quello che mi dà emozione. Cerco di trasformare l’emozione in qualcosa di tangibile, è una sensazione molto bella. Non conosco la noia perchè la mia fantasia mi tiene sempre impegnata. Sono abituata ad osservare i dettagli delle cose, anche di quelle che non mi piacciono. Sono curiosa. Non c’è una regola per l’ispirazione, è l’intuizione che arriva dopo la ricerca…

Schizzo a mano libera, disegno, modellino in carta… qual è il tuo modo di visualizzare l’idea?

Sicuramente lo schizzo a mano libera e poi il modellino in cera, abbozzato come uno schizzo.

Quale città rispecchia al meglio le tue caratteristiche e perché?

Non c’è una città in particolare. In ogni città trovo uno spazio che fa per me: una passeggiata, una piazza, un luogo, in ogni città che visito trovo qualcosa. Preferisco le città solari e luminose.

Cosa consigli ai giovani designer che si affacciano oggi nel mondo del gioiello?

Senz’altro di  saper lavorare al banchetto orafo. E’ fondamentale sapere come si costruisce un gioiello e poi, indossare e osservare anche quello che creano gli altri, se ci piace. Il narcisismo è un grosso limite nel lavoro, la mente si apre solo se c’è uno scambio con gli altri e rendersi conto di quanto ruota intorno a noi è fondamentale per migliorarsi e arrivare un passetto più in là. Oggi è molto importante anche conoscere le tecniche di prototipazione rapida. I nuovi sistemi permettono di lavorare a forme nuove ma soprattutto di calcolare i costi mentre si progetta.

Gioielli

ros.ugolini@tiscali.it

www.rossellaugolini.com

[Foto di Johnny Petrucci]